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Um projeto teatral para os venetos do Brasil

A Comédia da Arte representa uma das fases mais significativas do teatro italiano e, graças à presença da máscara no palco, estabelece uma ponte entre as culturais de diferentes países. A utilização do teatro como elo está na base do projeto Veneti de qua e de là dal mar, promovido pela  Academia Veneta do Espetáculo de Rovigo, com o apoio da região do Veneto, da Província de Padova e da cidade de Fantaniva (Padova), que levará no final de outubro às comunidades venetas do estado do Rio Grande do Dul a peculiaridade da Commedia dell’Arte, com uma série de apresentações do espetáculo Arlecchino/Don Giovanni, com companhia profissional Pantakin (veja a história da companhia abaixo), de Veneza, que também realizará encontros de caráter formativo para ensinar essa forma de técnica recitativa e os segredos dos mestres a atores jovens de origem veneta.

A peça  Arlechino/Don Giovanni será apresentada nesta sexta-feira (26), às 21h, em uma pré-estréia no Teatro Palladio di Fontaniva (Padova), com entrada gratuita. No Rio Grande do Sul, o espetáculo será representado em Nova Padua, Bento Gonçalves e Caxias do Sul.

O projeto foi apresentado na última quarta-feira (24) no Palácio Balbi, em Veneza, pelo assessor para Fluxos Migratórios, Oscar De Bona, juntamente com o assessor de  Cultura da província de Padova, Massimo Giorgetti, o prefeito de Fontaniva, Marcello Mezzasalma, e o presidente da  Academia Veneta do Espetáculo, Marco Di Lello.

-O projeto – disse De Bona – vai ao encontro da continua solicitação de nossa comunidade no exterior no sentido de se intensificar as iniciativas culturais nos países que acolheram os nossos imigrantes.

Um progetto teatrale per veneti del Brasile

La Commedia dell’arte rappresenta una delle tappe più significative per il nostro teatro e, grazie alla presenza della maschera sul palcoscenico, getta un ponte tra le culture di Paesi diversi. L’utilizzo del teatro come legame sta alla base del progetto "Veneti de qua e de là dal mar", promosso dall'Accademia Veneta dello Spettacolo di Rovigo con il sostegno della Regione del Veneto, della Provincia di Padova e del Comune di Fontaniva (Padova), che porterà alla fine di ottobre alle comunità venete dello Stato brasiliano di Rio Grande do Sul le peculiarità della Commedia dell’Arte, prevedendo una serie di rappresentazioni dello spettacolo “Arlecchino/Don Giovanni” da parte della compagnia professionale Pantakin da Venezia a cui saranno collegati incontri di carattere formativo per insegnare questa forma di tecnica recitativa e i segreti del mestiere di attore a giovani di origine veneta impegnati in attività teatrali.

“Arlecchino/Don Giovanni” sarà presentato venerdì sera (ore 21.00) in anteprima al Teatro Palladio di Fontaniva (Padova) con ingresso libero. Il progetto è stato presentato mercoledi (24) a Palazzo Balbi a Venezia dall’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona insieme all’assessore alla cultura della Provincia di Padova Massimo Giorgetti, al sindaco di Fontaniva Marcello Mezzasalma e al presidente dell’Accademia Veneta dello Spettacolo Marco Di Lello.

“Il progetto – ha detto De Bona - va incontro alle continue richieste delle nostre comunità all’estero di intensificare le iniziative culturali nei paesi che hanno accolto i nostri emigrati e in cui sono ormai inseriti. Nel Rio Grande do Sul la comunità veneta è particolarmente numerosa e qui lo spettacolo sarà rappresentato a Nova Padua, Bento Goncalves e Caxias do Sul”.

Giorgetti ha sostenuto l’importanza di investire sulla cultura che rappresenta il vero linguaggio universale, mentre il sindaco Mezzasalma ha ricordato che il Teatro Palladio, da poco restaurato, con i suoi 600 posti è uno dei migliori palcoscenici del Veneto. Di Lello ha illustrato il progetto, evidenziando il ruolo della Commedia dell'Arte nel panorama teatrale italiano e mettendo in risalto la centralità del personaggio-attore, una centralità – ha aggiunto – sarà trasmessa anche ai giovani veneti che in Brasile vogliono dedicarsi all’attività teatrale. Sono già una cinquantina quelli hanno chiesto di partecipare ai workshop formativi della compagnia Pantakin, ma stanno pervenendo altre richieste.

Un viaggio lungo la maschera

Se si ipotizza l'esistenza di una forma teatrale che attraversa tutta la nostra storia il cui percorso sia rintracciabile nelle manifestazioni più moderne di "teatro popolare", questa è senza dubbio la Commedia dell'Arte.

Un genere teatrale che nasce come teatro profano e popolare di piazza, e successivamente va a complementarsi con la "tradizione colta" che da Molière arriva a Goldoni, fino alla riscoperta dei russi dei primi anni del novecento. La Commedia dell'Arte segna l'inizio del professionismo teatrale occidentale, e proprio il suo schema di opera aperta, cioè in grado di trasformarsi secondo le fasi storiche e culturali che ha attraversato, ha permesso alle pratiche artigianali dei comici di giungere fino a noi.

È questa straordinaria eredità artistica che Pantakin ha voluto raccogliere, potenziando e rendendo attuale un genere teatrale che oltrepassa le barriere linguistiche e culturali, utilizzando le maschere al fine di raggiungere un livello di discussione profonda ed universale che metta in scena dibattiti attuali e contrasti sociali col fascino avvincente della drammaturgia d'attore. Commedia dell'Arte e Venezia: un binomio a cui la compagnia Pantakin ha restituito nel corso degli anni forza e significato.

Storia della compagnia

La Compagnia Pantakin da Venezia nasce nel 1995 dall’associazione di un gruppo di attori, con lo scopo di mantenere viva la tradizione della Commedia dell'Arte, rispettandone i canoni e ricercando nel contempo nuovi percorsi per renderla attuale.

Pantakin da Venezia è entrata a far parte dei gruppi associati di TEDARCO VENETO Teatri d’Arte Contemporanea e dell’Agis ed è tra i fondatori dell’Associazione PPTV (Produttori Professionali Teatrali Veneti). A partire dal  2003 Pantakin da Venezia è tra le compagnie riconosciute dal Ministero dei Beni e Attività Culturali.

Gli attori, per la maggior parte provenienti da uno dei gruppi di Commedia dell’Arte più apprezzati negli anni ’80 (il TAGTeatro di Venezia), si sono formati su un repertorio tradizionale che parte dalla Commedia dell’Arte di cui hanno sperimentato la potenzialità sovralinguistica anche in numerose tournée all'estero e lavorano in sinergia creativa ed organizzativa, senza tralasciare il confronto con altre realtà professionali.

Per questo motivo fin dal principio la compagnia si è caratterizzata per una forte apertura nei confronti della città in cui opera e delle risorse artistiche e culturali ad essa connesse.

Pantakin da Venezia, facendo parte dell’Associazione Piuttosto Puck, a partire dal Dicembre 2004 gestisce a Venezia il Teatro Junghans della Giudecca, in convenzione con il Comune di Venezia.

La Compagnia è attiva a Venezia e nel territorio regionale e nazionale su diversi fronti che vanno dalla produzione e distribuzione di spettacoli all’organizzazione di eventi speciali e rassegne teatrali realizzate in collaborazione con importanti partner culturali come il Comune di Venezia-Cultura e Spettacolo, l’Assessorato al Turismo, la Regione e le Provincie di Venezia e Padova, Arteven, la Biennale di Venezia ed altri importanti enti pubblici e privati come il Teatro Stabile del Veneto e il Teatro Stabile delle Marche.

Sotto il profilo didattico i professionisti della compagnia tengono laboratori formativi all’arte del teatro presso istituti scolastici (medie e superiori) e presso strutture teatrali riconosciute.

Il percorso artistico della Compagnia indaga, tra spettacoli e laboratori, le modalità espressive legate all’enorme patrimonio italiano della Commedia dell’Arte, quale territorio di sperimentazione interdisciplinare delle arti dell’attore.

Dal 2000, dalla collaborazione tra la compagnia di teatro Pantakin da Venezia e Alessandro Serena, quest’indagine sul teatro di tradizione popolare si è intersecata con quella legata all’arte circense, dando vita al Progetto ARCIPELAGO CIRCO TEATRO e aprendo in Italia un nuovo capitolo sulla sperimentazione legata alle arti performative, in particolare al Nuovo Circo. La progettualità artistica di Arcipelago è volta a trovare nuovi percorsi per lo spettacolo dal vivo, partendo da forme e tradizioni popolari come la commedia dell’arte e il circo.