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Vino rosso aiuta i grassi a vivere bene

Il vino rosso aiuta gli obesi a vivere piu’ a lungo, in salute e felici riducendo i casi di diabete, i problemi di fegato ed altre malattie dovute all’eccesso di peso, ma soprattutto li rende piu’ dinamici migliorando la qualità della vità, con un effetto antiinvecchiamento. Lo afferma la Coldiretti, con riferimento allaricerca, dell’Harvard Medical School e dell’Istituto nazionale dell’invecchiamento, condotta sui topi e pubblicata dal giornale Nature.

Anche se è ancora presto per affermare che gli incoraggianti risultati ottenuti sui topi siano validi anche per le persone, dallo studio emerge che la somministrazione di estratti di vino rosso a topi obesi riduce i casi di mortalità del 31 per cento, contiene il colesterolo, favorisce l’integrità degli organi ma sopratutto - sottolinea la Coldiretti - migliora la qualità della vita tanto che animali di età avanzata e in soprappeso risultano agili e attivi come quelli giovani.

Da tempo il consumo di vino rosso è stato associato a benefici sulla salute ma il nuovo studio - continua la Coldiretti - si presenta come rivoluzionario perché dimostra che mammiferi alimentati con alte dosi di resveratrolo, estratto dal vino rosso, possono avvantaggiarsi di una riduzione degli effetti delle calorie sul proprio fisico, continuando a consumare pasti abbondanti. Il passo successivo sarà quello di riproporre l’esperimento sulle scimmie, animali piu’ vicini all’uomo, per verificare se si ottengono gli stessi risultati.

Il resveratrolo - riferisce la Coldiretti - viene prodotto dalle piante quando si trovano in una condizione di stress,  è presente nella buccia soprattutto delle uve rosse ed è considerato "responsabile" di numerosi effetti positivi sull'apparato cardiovascolare del consumo di vino, tanto che sul mercato statunitense è stata recentemente data la possibilità ad un produttore di indicare sulle etichette del proprio vino il contenuto di "resveratrolo". Le ultime ricerche - continua la Coldiretti - rafforzano ulteriormente il concetto del "Paradosso francese" dimostrato dai dati sulle morti per malattie coronariche che risultano più bassi in Francia che nel Regno Unito pur avendo, entrambe le popolazioni, una stessa dieta ricca di grassi saturi. Un risultato attribuito, da molti studiosi, al maggiore consumo di vino in Francia. 

E il maggior consumo di vino unito ad una alimentazione fondata sui principi della dieta mediterranea è senza dubbio  uno dei fattori alla base del record di longevità degli italiani registrato dall’Istat nel rapporto  dedicato alla mortalità della popolazione residente in Italia. Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari garantiscono infatti agli italiani - conclude la Coldiretti - una vita media di 77,2 anni per gli uomini e di 82,8 anni per le donne, nettamente superiore alla media europea.