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Mais mulheres no Parlamento Italiano

Uma maior presença feminina no Parlamento foi um dos motes da campanha eleitoral italiana, sendo um dos temas mais debatidos, principalmente depois da divulgação dos dados que colocavam o país no 67º posto em termos de representação feminina em todo o mundo. Mesmo assim, depois das eleições, observando-se a composição da Câmara, o quadro geral melhorou, embora  ainda não significativamente. Cerca de 20% dos eleitos são mulheres, em um total de 178  entre deputadas e senadoras. Nas eleições de 2006, o percentual chegou a 17,3% na Câmara, em um total de 109 parlamentares, e 14% no Senado – 45 senadoras.

Com esse resultado, a Itália passa para o 50º posto em nível mundial. Um dato ainda modesto quando é relacionado a representações equivalentes, em particular dos países nórdicos e da Espanha, que só na Câmara supera os 36% de presença feminina. 

Entre os partidos, o PD, que tinha como objetivo fazer uma bancada feminina de 33%, foi o que chegou mais perto. Com 61 deputadas, entre os 211 eleitos, e 39 senadoras, entre os 116, chegou a 30%.

O partido de Silvio Berlusconi, o Pdl, terá 11 mulheres entre os 141 senadores e 42 mulheres entre as 272 cadeiras conquistadas na Câmara, cerca de 20% do total. Já a agremiação Itália dei Valori, de 28 eleitos, três são mulheres; na Lega Nord, 10 sobre 60 deputados e na Udc apenas uma mulher entre 36 deputados eleitos.

Più donne in Parlamento

L'incremento della presenza femminile in Parlamento è stato il leit motiv della campagna elettorale del 2008, nonché tema tra i più dibattuti di questi ultimi anni, dopo che i sondaggi ponevano l'Italia in fondo alla graduatoria mondiale per la rappresentanza femminile in Parlamento: i dati davano il nostro paese al 67mo posto.

Quest'anno nella stesura delle liste da parte dei partiti sicuramente c'è stata in questo senso una maggiore attenzione, soprattutto da parte del PD che da subito si dava come obiettivo un 33% di rappresentanti donne. Dopo le elezioni, osservando la composizione delle camere, il quadro generale è sicuramente migliorato ma non così tanto da poter far esultare tutti quei cittadini, più probabilmente cittadine, che volevano assolutamente far ribaltare quel dato così pesante per una democrazia come l'Italia. A conti fatti le signore che occuperanno gli ambiti scranni si aggireranno intorno al 20%, in tutto 178 tra deputate e senatrici.

Solo il PD, l'unico a mantenere il proposito, può vantare 61 deputate, su 211 eletti, e 39 senatrici su 116, in pratica il 30% degli eletti nelle liste democratiche è donna.

Al Senato il PDL conta solo 11 donne su 141 eletti, mentre alla Camera 42 su 272, un 20% in tutto. Per quanto riguarda le altre liste, alla Camera l'Italia dei Valori su 28 eletti 3 sono donne, il 10%, nella Lega 10 donne su 60 deputati, nell'Udc una donna su 36 deputati.

Rispetto alle elezioni del 2006, alla Camera le elette erano 109, pari al 17,3, e al Senato 45, pari al 14%.

Da questi risultati, dunque, l'Italia dal 67mo posto sale al 50mo. Un dato ancora modesto, specie se si rapporta il dato alle equivalenti rappresentanze internazionali, in particolare a quelle dei paesi nordici e di Spagna, che solo alla Camera superano il 36% di presenza femminile, ma è pur sempre un passo avanti verso il raggiungimento delle cosiddette quote rosa. (Partito Democratico)