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Heliplat, l'aereo con propulsione a celle combustibili

Allo studio in Europa, sotto il patrocinio del Politecnico di Torino, un aereo la cui modalità di propulsione abbatterà l'inquinamento acustico e ambientale.

Entro ottobre 2009 un aereo con propulsione a celle combustibili solcherà i cieli d’Europa, realizzando la possibilità di volare riducendo l’inquinamento acustico e abbattendo le emissioni di CO2 durante il viaggio e di NOx nelle fasi di decollo e atterraggio, in linea con le nuove misure previste dall’Unione Europea. L’ambizioso progetto ha il nome di ENFICA – FC, acronimo di Environmentally Friendly Inter City Aircraft powered by Fuel Cells, ed è coordinato dai dipartimenti di Aeronautica Spaziale, Ingegneria Elettrica Industriale ed Energetica del Politecnico di Torino in collaborazione con 10 enti universitari di ricerca certificati e selezionati dal Comitato di Programmazione Aeronautica e Spaziale dell’Unione Europea. Gli USA non sono rimasti a guardare e si stanno muovendo in questa direzione attraverso due studi ancora in fase preliminare, di cui uno condotto dalla Boeing, ma l’Europa è all’avanguardia, anche grazie a un significativo finanziamento comunitario che va a coprire i tre quarti dei 4 milioni e mezzo di euro necessari per portare avanti la sperimentazione.

L’ingegnere Giulio Romeo, responsabile del team di ricerca torinese, spiega che il progetto si articola in due fasi. Il primo step prevede la modifica di un aeroplano biposto, ipoteticamente un UAV di 70 metri, per realizzare un aereo senza pilota completamente alimentato ad energia solare e celle combustibili a idrogeno, azionate da due grandi “bombole” contenenti H a 200 – 300 atmosfere compresse, che producono elettricità e fanno girare il motore a bordo. Il passo seguente consiste nella realizzazione di test in volo per analizzare i vantaggi tecnici e i miglioramenti di rendimento del prototipo e, in parallelo, nello svolgimento di approfondimenti di tipo teorico per sviluppare questa tecnologia e renderla applicabile, in una fase successiva, ad aerei di portata maggiore come gli Intercity da 30 – 40 passeggeri.

Le specifiche tecniche di Heliplat, questo il nome scelto per il velivolo, prevedono un’autonomia di volo di 3 – 4 mesi senza soste, un costo orario variabile tra gli 800 e i 1000 euro contro gli attuali 6 mila, alimentazione diurna con i pannelli solari e notturna con le celle a combustibile, un’altezza di sorvolo intorno ai 20.000 metri.

Un insieme di caratteristiche che rendono possibile utilizzarlo per compiti di sorveglianza, vigilanza contro l’immigrazione clandestina nell’area mediterranea, monitoraggio delle aree considerate a rischio d’incendio, controllo delle condizioni meteorologiche, creazione di ponti radio per la telefonia e le comunicazioni della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco. Nell’immediato le applicazioni più probabili sono previste sugli aerei di linea per le operazioni di defrosting, controllo del carrello e circolazione dell’aria condizionata: attività eseguite grazie ai residui di potenza dei motori a cherosene o benzina con considerevoli produzioni di CO2 e di azoto, e che le celle a combustibile a idrogeno renderebbero possibili con emissioni sotto la soglia di tolleranza.(Articolo a cura di Silvia Artana/TorinoScienza)