Giornata del sacrificio italiano nel mondo
L’8 agosto a Marcinelle, in Belgio, si svolgerà una cerimonia per ricordare le vittime dell’incidente minerario avvenuto nel 1956 al Bois du Cazier che causò la morte di 262 minatori, 136 dei quali italiani.
Il programma prevede per le 8,10 il rintocco della campana dei caduti, Maria Mater Orphanorum, seguiti dalla celebrazione eucaristica. Alle 9.45 la deposizione delle corone di fiori ai piedi del monumento internazionale dedicato alle vittime del lavoro, mentre alle ore 10.30 il programma prevede l’omaggio al monumento intitolato ai minatori e al sacrificio dei minatori italiani presso il Cimitero di Marcinelle. Alle ore 11.30 presso il Bois du Cazier è previsto un altro omaggio da parte delle associazioni dei minatori alla vittime.
Alla cerimonia parteciperanno diversi rappresentanti di associazioni. Per le Missioni Cattoliche Italiane il delegato nazionale mons. GianBattista Bettoni ed alcuni missionari impegnati nella pastorale per gli italiani residenti in Belgio.
Intanto l’ex miniera di carbone è stata dichiarata dall'Unesco “Patrimonio mondiale dell’umanità”. La tragedia di Marcinelle dell’ agosto del 1956 è diventata nel tempo un simbolo importante non solo della storia dell’emigrazione italiana - è stata la sciagura più grave dopo quella avvenuta in un’altra miniera, quella di Monongah, in West Virginia - ma anche del processo di integrazione europea. Nel 1967, Boiz du Cazier venne chiusa definitivamente, perché l’estrazione del carbone non era più remunerativa. Nel secondo dopoguerra furono 140.000 gli italiani che, insieme a migliaia di donne e bambini, partirono per il Belgio. Un flusso di cui fecero parte anche i genitori dell'attuale primo ministro belga, Elio Di Rupo, partiti nel '47 da Valentino, in Abruzzo, allo volta dei pozzi minerari valloni. Le vittime della sciagura erano di 12 nazionalità tra cui 136 italiani provenienti da 13 regioni. Ma soprattutto dall'Abruzzo (40 da Manoppello, in provincia di Pescara) e dal Molise.
Per mons. Giancarlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes, la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano è l’occasione per sottolineare “il ruolo e l’apporto dei lavoratori italiani all’estero nei diversi mondi ma anche i sacrifici umani di questo lavoro lontano dalla propria casa e dalla propria patria”.
Il Museo della tragedia nelle miniere di Le Bois du Cazier a Marcinelle
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