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Emiliano-romagnoli nel mondo: la Consulta apre ai giovani

Museo virtuale dell’emigrazione, albo delle professionalità giovanili, diffusione nel mondo del modello di welfare regionale, settimane di promozione dell’Emilia-Romagna all’estero, potenziamento degli strumenti di informazione e comunicazione a partire dal sito Reporter (dedicato ai giovani) e da Radioemiliaromagna.it: queste alcune delle proposte avanzate dai giovani emiliano-romagnoli nel mondo nella Conferenza di Buenos Aires nel luglio 2007 e illustrate dalla presidente della Consulta Silvia Bartolini ai 52 consultori riuniti in questi giorni (24) a Bologna (di cui 23 residenti all’estero).

E’ un segnale di forte apertura verso le giovani generazioni e di rinnovamento delle politiche della Consulta, che secondo la presidente Bartolini devono favorire il ricambio generazionale all’interno delle 94 associazioni all’estero, pur conservando il patrimonio di memoria e di esperienze raccolto negli oltre trent’anni di vita della Consulta. Altre novità riguardano un maggiore coinvolgimento degli enti locali nei progetti della Consulta e una più puntuale collaborazione con le autorità diplomatiche italiane all’estero.

Il dibattito di questi due giorni si è svolto non solo intorno ai risultati della Conferenza di Buenos Aires ma anche sui compiti dei consultori secondo la normativa regionale in materia . A questo proposito la presidente della Consulta Silvia Bartolini ha presentato una sorta di "carta delle opportunità e dei doveri" dei consultori, funzionale ad una più efficace azione della Consulta. In particolare i Consultori devono essere " i referenti della Regione nell’area geografica individuata dalla Consulta, dove rappresentano le esigenze e le istanze delle collettività emiliano-romagnole, mantenendo i rapporti con gli emiliano-romagnoli e con le loro associazioni e federazioni, con gli organismi istituzionali dell’emigrazione italiana e con le rappresentanze diplomatiche e gli uffici consolari italiani".

La Bartolini ha sottolineato inoltre che la legge riconosce il Consultore come un elemento essenziale per la realizzazione dei rapporti internazionali della Regione, come una sorta di "ambasciatori all’estero" dell’Emilia-Romagna.

Quanto ai progetti da realizzare, tra i più condivisi vi è stato quello dei soggiorni in regione per adolescenti residenti all’estero e quello di assumere iniziative per far conoscere agli studenti delle scuole dell’Emilia-Romagna il fenomeno migratorio dalla nostra regione, non solo per conservare la memoria ma anche come strumento per l’integrazione.


Si è discusso, infine, del Piano 2008 delle attività della Consulta, che dovrà prevedere – e questa è un’altra importante novità - il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati della regione e dei paesi ospitanti nelle attività per gli emiliano-romagnoli all´estero.

Le iniziative all’estero per il 2008 riguarderanno l’8 marzo la Conferenza sull’emigrazione femminile a Berlino, in collaborazione con la Regione di Berlino e la Regione Assia, e alla fine del mese la visita alla Città di Capitan Pastene con l’avvio del progetto sulla lingua italiana alle comunità di Usuhaia (Argentina) e alla comunità di Viedma (Argentina).

In maggio a Londra e in luglio a Liverpool sono previsti gli eventi celebrativi in memoria del naufragio della nave "Arandora Star" in cui sono morti molti emiliano-romagnoli, mentre a fine maggio la Consulta incontrerà le associazioni svizzere.

In giugno sono in calendario incontri con le comunità di Stoccolma e di Sofia, dove sta nascendo una nuova associazione. Settembre vedrà la missione in Australia in occasione dell’anniversario della nascita di Guglielmo Marconi e le celebrazioni di Giovannino Guareschi con conferenze, film e mostre. Ad ottobre Parigi ospiterà la mostra "Un Cotignolese a Parigi", e infine a novembre si terrà a New York un seminario sulle politiche sanitarie in Emilia-Romagna contemporaneamente alla Conferenza di Area del Nord America, mentre la missione in Brasile avrà al centro gli incontri con le associazioni di Belo Horizonte, Goias e Belem.(Emiliano-romagnoli nel mondo)