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A Roma presentazionel del libro Mercedes Sosa. La negra

L'Istituto Italo-Latino Americano e l'Ambasciata della Repubblica Argentina in collaborazione con la Giulio Perrone Editore e l'associazione culturale Grecam organizzano la presentazione del libro "Mercedes Sosa. La negra" di Rodolfo Braceli.

Roma, 3 ottobre 2010 alle ore 19,00
Istituto Italo-Latino Americano
Palazzo Santacroce
Piazza Benedetto Cairoli, 3

Intervengono:

Norberto Silva Itza e Ornella Vanoni
Coordina:
Francesco Leto
Letture di:
Maria Letizia Gorga
Accompagnamento musicale:
Pino Iodice

Per informazioni:
Istituto Italo-Latino Americano
Palazzo Santacroce
Piazza Benedetto Cairoli, 3 - 00186 Roma
tel. 06 68492.1
 

Adesso non c’è più e manca, manca a me ma penso anche a tutta l’Argentina, ha lasciato un vuoto incolmabile, come tutti i grandi che se ne vanno (Ornella Vanoni)

A 67 anni, nel 2003, la Negra decide di raccontare la propria vita. Ma non si improvvisa scrittrice. La sua è infatti una biografia sui generis, una biografia a voce alta, nella quale la cantora più popolare e rappresentativa di tutta l’America Latina racconta e si racconta. Dall’infanzia a Tucumán in una famiglia povera ma felice al punto da farla sentire milionaria, Mercedes Sosa arriverà a rappresentare il popolo argentino in una delle fasi più delicate della sua storia civile e culturale. Lei, che ha fatto della sua voce il messaggio moderno e rivoluzionario di un riscatto politico e sociale, si racconta a Rodolfo Braceli, giornalista ma, prima di tutto, amico intimo di un’intera vita.

Sorridente quanto combattiva, “la Negra”, come da sempre è stata soprannominata, ripercorre per noi la sua straordinaria carriera, costellata da importanti duetti con artisti di fama internazionale (tra i quali Caetano Veloso, Milton Nascimento, Joan Baez) e spettacoli memorabili in tutto il mondo. Ma dal suo racconto, teso sul filo della memoria, affiorano anche i ricordi di una vita personale, a tratti dolorosa, segnata da lutti, amori difficili, spezzata, nel suo fluire naturale, dalla lotta per la pace e i diritti civili, da un impegno politico sempre attivo, in primo luogo contro la dittatura argentina che la punì con il carcere, con continue minacce di morte e con l’esilio.

Leggendo queste pagine modulate sul ritmo istintivo e appassionato delle sue parole, dalla musica che l’ha accompagnata per tutta un’esistenza, scopriamo una Mercedes inedita, quell’eterna ragazza che ha vissuto la dicotomia tra pubblico e privato con lo slancio e la forza che solo le grandi personalità possono vantare. Difatti, come scrisse Liliana Herrero: “Siamo di fronte ad una confessione passionale ma anche ad un documento straordinario. Di fronte a un libro politico ma profondamente intimo, allo stesso tempo pubblico e privato, indispensabile per raccontare la storia culturale del nostro paese”.

L'Autore

 Rodolfo Braceli è nato a Luján de Cuyo, Mendoza. Dal 1970 vive e lavora a Buenos Aires. Poeta, narratore, drammaturgo, giornalista, è autore di più di venti libri, alcuni dei quali sono stati tradotti in inglese, francese, italiano e polacco. Il primo, Pautas eneras (1962), fu censurato a Mendoza per decisione del governo. Altri titoli all’interno della sua produzione sono: El último padre (1974), La conversación de los cuerpos (1982), La misa humana (1998), Padres nuestros que están en los cielos / Borgesperón (1994), Bocca, principe y mendigo (1995), Fuera de contexto (1991), Federico García viene a nacer / Y ahora la resucitada de la violenta Violeta (Premio Municipal de Teatro a Buenos Aires, nel biennio 1990-1991), Caras, caritas y caretas (1996), Don Borges, saque su cuchillo porque he venido a matarlo (1979-1998), Argentinos en la cornisa (1998), Madre argentina hay una sola (con Juan Andrés Braceli, 1999), De fútbol somos (2001), Vincent, te espero desnuda al final del libro (2007) e Perfume de gol (2009). Nel 1996 ha vinto il premio Pléyade per l’intervista a Gabriel García Márquez. I suoi reportage in America Latina sono stati tradotti in nove lingue e sono stati pubblicati in ventitré stati. Per il cinema ha scritto e diretto Nicolino Intocable Locche. Dal 2001 tiene un seminario di giornalismo e letteratura in molte università argentine.