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Consulta dei Veneti nel Mondo quer direito ao voto e representantes do exterior no Conselho Regional l

Considerando que o Veneto não é constituído apenas dos cidadãos que vivem em seu território, mas também dos veneti no exterior, a Consulta dei Veneti nel Mondo, reunida neste final de semana em Asolo, Treviso, divulgou uma ordem do dia, aprovada por unanimidade, reivindicando o direito dos venetos residentes no exterior de votarem na eleição que escolhe o Conselho Regional e, inclusive, terem representantes.

Il Veneto non è costituito solo dai cittadini che vivono nel suo territorio, ma anche dai Veneti all’estero, ai quali va riconosciuto nelle elezioni regionali il diritto di voto attivo e passivo e una adeguata rappresentanza all’interno del Consiglio regionale. Lo ha ribadito con rinnovata fermezza, in un ordine dei giorno approvato all’unanimità, la Consulta dei Veneti nel Mondo al termine dei lavori della riunione annuale, svoltasi ad Asolo (Treviso) sotto la presidenza dell’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona.

L’assise di questo organismo consultivo della Regione, che raccoglie i rappresentanti del mondo dell’emigrazione veneta, è stata organizzata in collaborazione con l’Associazione Trevisani nel Mondo. Giovedì scorso i membri della Consulta avevano avuto a Venezia un’audizione con la Commissione Statuto del Consiglio Regionale e, proprio facendo riferimento a questo incontro, nell’ordine del giorno approvato viene lanciato un forte appello a tutto le forze politiche affinché nel nuovo Statuto della Regione del Veneto siano chiaramente recepite queste richieste e si dia finalmente risposta “a questa insopprimibile esigenza di dignità e giustizia che equipari, nei diritti e nei doveri, i Veneti sparsi nel mondo ai Veneti residenti nel territorio regionale”.

Nel corso di questi due giorni di dibattito infatti i consultori hanno voluto riaffermare che la grande comunità dei Veneti nel mondo è fortemente ancorata alla terra di origine dalla quale hanno tratto gli apporti culturali, economici e sociali che gli emigrati danno sia ai luoghi in cui vivono e operano in qualità di “migliori ambasciatori del Veneto e dell’Italia nel mondo”; ma soprattutto che “per sangue, cultura, lingua, sono cittadini veneti a tutti gli effetti”. Ai lavori, insieme al sindaco di Asolo Daniele Terrazza, sono intervenuti gli amministratori di numerosi comuni veneti per salutare i rappresentanti dei nostri emigrati in giro per il mondo.

L’assessore De Bona ha sottolineato questa massiccia presenza, segno della sensibilità degli enti locali per le nostre comunità all’estero che si concretizza anche in iniziative di gemellaggio. Si sta inoltre facendo strada gradualmente la consapevolezza – ha detto De Bona - che gli emigrati sono oggi una grande opportunità di penetrazione economica in molti mercati internazionali. L’interesse del mondo imprenditoriale per i Veneti all’estero è stato espresso dal presidente dei Giovani Industriali del Veneto Gianluca Vigne che ha toccato il tema della mancanza di manodopera qualificata. Si stima che l’anno prossimo serviranno 45 mila figure professionali medio alte, difficilmente reperibili sul mercato interno.

La Consulta ha affrontato anche la programmazione degli interventi per il prossimo triennio prendendo atto che sarà necessario apportare tagli alle risorse regionali disponibili. “Anche questo - ha fatto presente De Bona – è la conseguenza di una restituzione finanziaria da parte dello Stato vergognosamente inferiore a quanto il Veneto invece dà e che se fosse adeguata consentirebbe invece di dare maggiori risposte anche alle iniziative a favore delle nostre comunità all’estero”.