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Commercio con l'estero: scambi con i paesi extra UE

Nel mese di novembre 2005, rispetto allo stesso mese del 2004, le esportazioni verso i paesi extra Ue sono aumentate dell'8 per cento mentre le importazioni sono cresciute del 17,7 per cento. Nello stesso mese il saldo commerciale è risultato negativo per 822 milioni di euro, a fronte di un surplus di 167 milioni di euro registrato a novembre dello scorso anno.

Rispetto a ottobre 2005, al netto della stagionalità, le esportazioni sono aumentate del 5,3 per cento e le importazioni del 2,6 per cento Nei primi undici mesi del 2005, rispetto allo stesso periodo del 2004, le esportazioni sono aumentate del 7,3 per cento e le importazioni del 15,2 per cento. Il saldo è stato negativo per 8.422 milioni di euro a fronte di un disavanzo di 202 milioni di euro nello stesso periodo del 2004.

Nel mese di novembre 2005 le variazioni tendenziali di entrambi i flussi commerciali continuano a registrare un andamento positivo, con una dinamica più marcata per le importazioni.

Nel mese di novembre 2005, rispetto a novembre 2004, le esportazioni presentano i maggiori aumenti verso la Russia (più 35 per cento), i paesi OPEC (più 23,4 per cento), la Turchia (più 17,8 per cento) e gli Altri paesi europei (più 15,1 per cento). Tra i maggiori partner commerciali si segnala un sostanzioso aumento delle vendite verso gli USA (più 11,3 per cento). Flessioni si hanno per i paesi EFTA (meno 6,7 per cento) e per gli Altri paesi (meno 3,7 per cento).

I più elevati incrementi delle importazioni riguardano i paesi OPEC (più 37,9 per cento), la Russia (più 27,5 per cento), la Cina (più 23,3 per cento) e gli Altri paesi (più 23 per cento). Riduzioni si sono avute dagli Altri paesi europei (meno 13,2 per cento) e dal Giappone (meno 5,9 per cento). Nel periodo gennaio-novembre 2005 le esportazioni sono aumentate verso tutti i paesi ed aree geoeconomiche; i più elevati incrementi si sono manifestati verso la Russia, i paesi del Mercosur, gli Altri paesi europei, gli Altri paesi e i paesi OPEC.
 
Nello stesso período le importazioni hanno registrato i maggiori aumenti dai paesi OPEC, dalla Russia e dalla Cina, mentre una flessione si rileva nel flusso di prodotti provenienti dal Giappone. I saldi positivi più elevati si sono registrati con gli USA, gli Altri paesi, gli Altri paesi europei e la Turchia; i maggiori disavanzi si riscontrano con i paesi OPEC, la Cina e la Russia.

Nel mese di novembre 2005, rispetto a novembre 2004, i maggiori incrementi delle esportazioni si registrano per i prodotti petroliferi raffinati (più 117 per cento), per gli altri prodotti dell'industria manifatturiera (compresi i mobili) (più 34,2 per cento), soprattutto dovuti alla vendita di oggetti di gioielleria ed oreficeria, per i metalli e prodotti in metallo (più 20,6 per cento) e per i prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (più 16,4 per cento).

Le più accentuate diminuzioni riguardano i mezzi di trasporto (meno 33,3 per cento), i prodotti dell'agricoltura e della pesca (meno 8,9 per cento) e i mobili (meno 7,3 per cento). Dal lato delle importazioni, i più elevati aumenti si sono avuti per l'energia elettrica, gas e acqua (più 157,1 per cento), per i minerali energetici (più 46 per cento) e per i minerali non energetici (più 37,4 per cento); decrementi si sono avuti per i metalli e prodotti in metallo (meno 10 per cento), per i prodotti petroliferi raffinati (meno 5,4 per cento) e per il legno e prodotti in legno (esclusi i mobili) (meno 2,1 per cento).

Nei primi undici mesi del 2005, rispetto allo stesso periodo del 2004, le esportazioni hanno registrato i più elevati aumenti per i prodotti petroliferi raffinati, per i metalli e prodotti in metallo e per i mezzi di trasporto. Le più alte flessioni hanno riguardato i mobili e i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi. Per quel che concerne le importazioni si sono registrati aumenti per tutti i settori di attività economica; le maggiori variazioni positive hanno riguardato i minerali energetici, l'energia elettrica, gas e acqua, i prodotti petroliferi raffinati e i minerali non energetici.

Nello stesso periodo i saldi positivi più ampi si sono registrati per le macchine ed apparecchi meccanici, per gli altri prodotti dell'industria manifatturiera (compresi i mobili), per i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, per i mezzi di trasporto, per i prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali, per i prodotti dell'industria tessile e dell'abbigliamento e per il cuoio e prodotti in cuoio; i disavanzi più ampi si sono osservati per i minerali energetici, per i metalli e prodotti in metallo e per i prodotti dell'agricoltura e della pesca.

In particolare per quanto concerne i minerali energetici, che riguardano il petrolio greggio e gas naturale, il cui peso sul totale delle importazioni raggiunge il 29,4 per cento (24,3 per cento nello stesso periodo del 2004), il saldo è risultato negativo per 34.968 milioni di euro rispetto ad un deficit di 25.136 milioni di euro nello stesso periodo del 2004, con un peggioramento del deficit pari quindi a 9.832 milioni di euro.

Nello stesso periodo, il peggioramento del saldo complessivo della bilancia commerciale è stato pari a 8.220 milioni di euro. Ne consegue che, al netto dei minerali energetici, nel periodo considerato si è registrato un miglioramento dell'attivo, pari a 1.612 milioni di euro.