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50 perguntas e respostas sobre cidadania italiana – Parte 2

[ E S P A Ç O P U B L I C I T Á R I O ]

Por Adv. Luiz Scarpelli

16. La falsa residenza o la residenza fittizia è un reato in Italia?

SÌ. È un reato di falsità ideologica!

17. Quante persone hanno già perso la cittadinanza italiana iure sanguinis con processi che sono stati annullati per frode in Italia (documenti falsi e residenze false)? 

Un disastro. Il governo ha cancellato più di 7.000 mila pratiche.

18. Ci sono prove oppure garanzie che il processo di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, fatto nella strada amministrativa, direttamente in Italia, sarà accettato al 100%?

NON. L’unica persona in Italia che accetta o rifiuta la pratica di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis da chiunque, è L’ufficiale dell’Ufficio di Stato Civile del Comune in Italia dove ci sta il processo, sulla base dei documenti (prove) e dei certificati che verranno o che sono state presentati. Non c’è qualsiasi tipo di garanzia previa che una pratica verrà accettata in Italia davanti un Comune. 

19. Quali sono i documenti necessari per istruire il processo di riconoscimento della cittadinanza italiana?

La base del processo di riconoscimento della cittadinanza italiana è il principio iure sanguinis. Cioè, è necessario dimostrare con documenti che il tuo sangue è italiano e che discendi da almeno un cittadino italiano. Questo antenato (ascendente) italiano o italiana, può essere un uomo oppure una donna, senza limite di generazione. Cioè, trisavolo(a), bisnonno(a), nonno(a), padre (la madre). 

Andiamo alla lista dei documenti:

1.    Documenti dell’antennato italiano:
•  Certificato di nascita italiano, rilasciato da un comune italiano o battesimo rilasciato per la chiesa italiana in cui è stato battezzato.
•  Certificato di matrimonio rilasciato da un comune italiano o da un notaio brasiliano dove è stato fatto il registro civile, oppure il matrimonio religioso rilasciato per la chiesa che ha celebrato il matrimonio, sia in Italia, sia in brasile.
•  Certificato di non naturalizzazione, rilasciato dal Ministero della Giustizia in Brasile.

2.    Documenti degli altri membri dell’albero genealogico:

•  Certificati di nascita rilasciati da un Ufficio di Registro Civile brasiliano oppure i battesimi rilasciati dalle chiese in cui le persone sono state battezzate, di tutti i discendenti dell’antenato italiano, fino all’ultimo, anche bimbo, non importa l’età, che sarà richiedenti del diritto nello stesso procedimento giudiziale;
•  Certificato di matrimonio (ove applicabile) rilasciato da un Ufficio di Registro Civile brasiliano, oppure il matrimonio religioso rilasciato dalla chiesa che ha celebrato il matrimonio, in brasile, di tutti i discendenti dell’antenato italiano, fino all’ultimo che sia sposato(a) e che sarà richiedenti del diritto nello stesso procedimento giudiziale;

Importante:

•    TUTTI i certificati italiani devono essere originali, in corso di validità e in buone condizioni.
•    TUTTI i certificati brasiliani devono essere originali e in “inteiro teor”, e devono essere in buono stato di conservazione e in corso di validità.
•    Per avere valore legale in Itala, TUTTI i certificati brasiliani (nascita, matrimonio, CNN, ecc) devono essere apostillati davanti un notaio pubblico brasiliano.

20. Quali sono le modalità esistenti per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis?

Strada amministrativa davanti un Consolato d’Italia a l’estero:

È una lunghissima. Prima di tutto è necessario scriversi nella coda, e in alcuni casi l’attesa è di più di 10 anni. I documenti della famiglia potranno essere accettati o non. Dipende della diagnosi del pubblico ufficiale del Consolato responsabile per la pratica.

Strada giudiziale, materna o paterna, davanti il Tribunale di Roma:

Questa è la strada più sicura! Dopo l’approvazione dei documenti della famiglia da parte dell’advogado, avvocato, abogado o lawyer contrattato e legalmente iscritto in Italia nel Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e che sarà responsabile per il processo, il ricorso è depositato nel Tribunale di Roma. La parte ex-adversa è il Ministero Dell Interno. Non è necessario venire in Italia per chiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis nella strada giudiziale. Le prove del diritto sono i certificati di nascita e matrimonio degli ascendenti italiani oppure di sangue italiano. Al termine del ricorso, essendo favorevole la sentenza, il giudice determinerà al Comune in cui è stato nato l’antenato italiano della famiglia e dei richiedenti il rilascio dei certificati di nascita e matrimonio italiani. Importante dire che L’advogado, avvocato, abogado o lawyer movimentano la giurisdizione, svolgono un’attività di mezzo e non di fine. Cioè, è il giudice che deciderà, è lui che rilascerà la sentenza, giudicherà.

Via amministrativa presenziale come residente in Italia:

La strada più rischiosa e pericolosa! Negli anni 2016, 2017, 2018 e 2019 sono stati arrestati diversi consulenti che hanno lavorato sulla via amministrativa con schemi criminali in Italia, insieme a funzionari pubblici italiani corrotti. Dopo un’intensa attività di ricerca della Polizia di Stato, hanno scoperto una grossa criminalità organizzata che lavora con la cittadinanza italiana truffata per i cittadini brasiliani in Italia. I reati commessi sono tanti, come: pagamenti ai dipendenti pubblici e di polizia corrotti, traffico di influenza, l’uso di documenti falsi, traffico di essere umani, uso di false residenze, falsità ideologica, riciclaggio, evasione di soldi, ecc.

21. Posso fare un percorso amministrativo senza andare in Italia? È possibile iniziare il percorso amministrativo in Italia, attraverso con una procura/delega?

La pratica di riconoscimento di cittadinanza italiana iure sanguinis può essere attivata presso ai Consolati Italiani in cui il cittadino di ceppo italiano nato a l’estero risiede. Il problema è che questa pratica amministrativa può durare tra 8 e 12 anni., a causa dell’enorme coda di attesa e mancanza di rispetto alle scadenze legali di 730 giorni da parte dal Governo Italiano e del Ministero Degli Affari Esteri. Un’altra soluzione, molto difficile e pericolosa è aviare la pratica in Italia, davanti il Comune in cui risiede la persona. Però, la residenza deve essere vera, sotto il rischio della persona che ha dichiarato che vive dove non mai ha vissuto, rispondere in Italia al reato di falsità ideologica.  Il problema nella strada amministrativa in Italia è la mafia della cittadinanza italiana e la difficoltà che un cittadino brasiliano avrà nell’affittare una proprietà di un cittadino italiano e la riluttanza della pubblica amministrazione italiana a fare la pratica in Italia, che può richiedere da 6 a 12 mesi, se i documenti sono accettati e la richiesta di residenza è concessa. Molti brasiliani finiscono per assumere consulenti senza essere consapevoli delle loro azioni e corrono il rischio di essere coinvolti in sistemi corrottivi di facilitazione criminale supportati da dipendenti pubblici e poliziotti italiani corrotti.

22. Quanti giorni devo rimanere in Italia come residente per effettuare il percorso amministrativo?

Devi vivere in Italia per fare il processo attraverso la strada amministrativa, durante l’intero processo. E deve affittare una casa nel proprio nome e registrare il contratto nell’agenzia dell’Entrate. Mi raccomando di non fare la pratica amministrativa in Italia con l’aiuto di assessori o consulenti. È meglio fare da solo, con l’aiuto degli amici e dei parenti, se non ha l’intenzione di correre rischio. Il processo può durare 4, 6, 10 o 12 mesi, secondo della buona volontà della pubblica amministrazione italiana.

23. Posso completare il percorso amministrativo di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis in Italia, attraverso la delega?

NON. In passato era possibile, ma oggi non più. In considerazione ai vari schemi fraudolenti scoperti in Italia, la grande maggioranza dei comuni non accetta più finalizzare il processo con delega e richiede la presenza della persona in Italia durante tutto il processo, anche dopo il riconoscimento, facendo il controllo di presenza nelle residenze. Cioè, è necessario vivere in Italia, e la residenza fittizia non è accettata. 

24. Cos’è la delega? È un documento giuridico?

La delega è un documento legale ampiamente utilizzato in Italia, quando hai bisogno di una terza persona per ottenere risultati di esami, pacchi/poste presso l’ufficio postale, medicine in farmacia e/o documenti nel Comune, ecc. In breve, è uno strumento legale, ma non serve per concludere un processo di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis nella strada amministrativa, in Italia.

25. Cosa significa dire che l’advogado, avvocato, abogado o lawyers rendono una attività di mezzo e non di fine?

L’advogado, l’avvocato, l’abogado o i lawyers movimentano la giurisdizione, svolgono un’attività di mezzo e non di fine. Cioè, chi giudicherà il merito della procedura giudiziale è il giudice responsabile per il processo che è stato depositato in tribunale. Quando un advogado, avvocato, abogado o lawyer assume un processo o accetta di fare un ricorso giudiziale, non significa che la domanda sarà approvata, perché solo il giudice ha il potere di decidere in base alle prove raccolte nel processo e secondo la sua convinzione personale che è soggettiva.

26. Come funziona il ricorso giudiziale di riconoscimento della cittadinanza italiana nelle strade materna e paterna?

Molto semplice. Un ricorso è depositato in Tribunale in Italia, attraverso l’advogado, l’avvocato, l’abogado o i lawyers contrattati, in cui chiedono il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis dei suoi assistiti. Non è necessario viaggiare per l’Italia o di essere presente a qualche udienza. Il processo può durare tra 12 a 24 mesi, in media. È possibile includere nella stessa domanda un gruppo famigliare: genitore, figli, nipoti, pro nipoti, cugini, ecc.

27. A chi si applica la via giudiziaria materna?

Figli di donne italiane presente nell’albero genealogico della famiglia, sia maschile o femminile, nate prima del 01/01/1948. Cioè, c’è una donna ascendente, di sangue italiano, sposata con uno straniero, e il figlio o la figlia di questa donna è nata prima del 01/01/1948 in Brasile o a l’estero Italia. Esempio: bisnonno (italiano), nonna (nata in Brasile prima del 01/01/1948), madre o padre (nati in Brasile prima del 01/01/1948), richiedente, possono essere maschio o femmina, non importa quando sono stati nati.

28. A chi si applica la via giudiziaria paterna?

Applicabile a coloro che non vogliono aspettare la coda dei Consolati d’Italia a l’estero per più di 10 anni o non possono vivere di modo legale e reale in Italia per svolgere il loro processo di riconoscimento della cittadinanza italiana nella strada amministrativa, sia per motivi di studio, lavoro e/o personale. Strada legale e sicura destinata ai bambini, ai nipoti, ai pronipoti, ai pro pronipoti di ceppo italiano nati a l’estero, senza limite generazione. Esempio: bisnonno (italiano), nonno (nato in Brasile), madre (nata in Brasile prima del 01/01/1948), richiedente (nato in Brasile), questo può essere maschio o femmina, basta che sia nato dopo il 01/01/1948).

29. Posso riconoscere la mia cittadinanza italiana iure sanguinis in Italia davanti un comune o a l’estero davanti i Consolato d’Italia? 

NON. La strada materna è fatta solamente attraverso il deposito di un ricorso giudiziale davanti il Tribunale Ordinario di Roma, con la contrattazione di un advogado, avvocato, abogado o lawyer legalmente iscritto nel Consiglio dell’Ordine Degli Avvocati in italia.

30. Ho bisogno di un avvocato in Italia per fare la via giudiziaria materna e/o giudiziaria paterna?

SÌ. Perché deve movimentare la giurisdizione. E solo gli advogados, avvocati, abogados o lawyers legalmente iscritti nel Consiglio dell’Ordine Degli Avvocati in italia, possono depositare un ricorso del genere in Tribunale.

OSSERVAZIONE: Queste domande e risposte sotto, sono state prodotte dall’Advogado Luiz Scarpelli dopo 5 (cinque) anni di piena attività professionale con processi di riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, per centinaia di famiglie, e centinaia di cittadini di ceppo italiano nati a l’estero. Dopo aver studiato più di 500 casi e fascicoli di documenti, Scarpelli ha ricevuto esattamente queste domande nelle sue riunione con i suoi clienti di tutto il mondo!

Scarpelli Dos Santos Reis, Luiz Gustavo, advogado e cittadino italo-brasiliano che agisce per il riconoscimento della cittadinanza in Italia per i Cittadini di Ceppo italiano Nati a l'estero (Brasile, Argentina e Stati Uniti) e Legge sull'Immigrazione. È registrato in Brasile come Advogado presso il Consiglio Dell’Ordine degli Avvocati di MG, SP, RJ, ES e GO. È Membro e giurista dello IAMG - Istituto degli Advogados di Minas Gerais, Brasile. In Europa è Membro del Council of Bars and Law Societies of Europe. In Italia è Advogado iscritto come Avvocato Stabilito nell'Albo dell’Ordine degli Avvocati di Roma e nell'Albo del Consiglio Nazionale Forense d’Italia. In Portogallo è advogado iscritto al Consiglio di Coimbra dell'Ordine degli Avvocati Portoghese. Fondatore della Catena del Bene nella cittadinanza italiana su YouTube, ha aiutato più di 1.000 persone vittime della criminalità organizzata in Brasile e in Italia.

www.advscarpelli.it  

judicial@advscarpelli.it 

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