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Cooperazione italiana: Nuovi orizzonti per la medicina

Tra le più interessanti attività della Cooperazione italiana c’è l’intervento a Potosì in Bolivia, dove è stato possibile far lavorare insieme medici tradizionali e medici occidentali.

Nel 1988 il Comitato Interministeriale per la Cooperazione allo Sviluppo (Cics) stabilì che nel campo della sanità la cooperazione italiana si sarebbe ispirata ai principi dell’assistenza sanitaria di base, in conformità con le scelte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Gli interventi, effettuati dalla cooperazione italiana, sono stati realizzati in gran parte a dono in gestione diretta della Dgcs o sono stati affidati a Ong.

Il progetto di Tinguipaya

Il progetto di salute interculturale di Tinguipaya nel distretto di Potosì in Bolivia prevede lo sviluppo di un sistema medico nuovo per l’integrazione delle due medicine. Ciò ha implicato, per il modello di medicina occidentale, accettare nei propri centri di salute riti e usanze del parto tradizionale. Contemporaneamente la medicina tradizionale ha accettato l’intervento di quella occidentale in caso di complicazioni del parto. La sfiducia della popolazione nella medicina occidentale è in queste zone infatti molto forte. Da una parte per l’incomunicabilità, visto che il personale sanitario molto spesso non conosce l’idioma nativo, dall’altra per il costo dei trattamenti medici più sofisticati.
Non si è trattato di ‘mescolare’ le due medicine. Gli operatori sanitari dei centri di salute hanno fatto un grande sforzo per stabilire relazioni più eque con i rappresentanti della medicina tradizionale, senza considerare i guaritori in modo paternalistico, né limitarsi a dar loro qualche conoscenza di pronto soccorso.

La medicina tradizionale

La medicina tradizionali si lega al concetto di salute, espresso nella dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della sanità di Alma Ata del 1976 e ribadito nella Carta della Salute di Ottawa del 1986. Si tratta di un concetto ampio che parte da una prospettiva olistica del benessere degli individui e delle collettività nel loro insieme. La salute è cioè, indissolubilmente legata alla qualità dell’ambiente e alle condizioni socio-economiche. Dal momento che è uno dei fondamentali diritti degli esseri umani, non riguarda solo gli individui, ma la comunità nel loro complesso. (Cooperazione Italiana)